Ancora sulla liquidità condivisa: le verifiche tecniche in Italia hanno dato esito positivo

Le verifiche richieste dal Governo per la liquidità condivisa europea hanno avuto esito positivo, quindi manca solo il regolamento con le specifiche tecniche necessarie, che dovrà essere redatto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).

È proprio l’ADM che ha portato avanti il progetto assieme all’ente francese Arjel studiando i modi per mettere in pratica la liquidità regionale per il rilancio del poker. Migliaia di appassionati italiani stanno attendendo la possibilità di confrontarsi con gli altri giocatori europei da oltre 10 anni.

Cosa porta di positivo la liquidità condivisa? Un effettivo rilancio delle offerte autorizzate e un netto contrasto al dot.com. Maggiori fondi per i team di sicurezza del network, vigilanza meticolosa sui tavoli, incremento degli introiti fiscali.

L’estenuante attesa dei giocatori italiani non fa altro che spingere i migliori giocatori (che muovono ovviamente più capitali) a cercare fortuna all’estero. Malta, Spagna, Portogallo, Regno Unito sono le mete preferite. L’alternativa altrimenti è giocare su piattaforme non autorizzate e quindi rischiose perché non sottoposte a controlli.

Bisogna muoversi velocemente. Ancora oggi non riusciamo a fare previsioni precise sulla pubblicazione del regolamento, è auspicabile una partenza dopo le elezioni del 4 marzo.

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