Omaha

L’Omaha è sicuramente la specialità di poker più diffusa dopo il Texas Hold’em, infatti sta trovando sempre maggior spazio all’interno dei principali circuiti pokeristici mondiali compreso le WSOP;  deriva direttamente dal poker alla texana da cui ha mantenuto regole  identiche se non per due piccole distinzioni.

La prima riguarda il numero di  “hole cards” o carte private che nell’Omaha non sono due bensì quattro, la seconda invece vincola il giocatore a comporre il punto con solo due carte delle sue private  e di conseguenza solo tre di quelle comuni.

In questo modo aumentano in maniera considerevole le combinazioni possibili che richiedono buone capacità tecniche e strategiche dei giocatori e riducono in maniera sensibile l’incidenza dell’elemento fortuna nel gioco con le carte.

Le principali varianti dell’Omaha, ovvero le più giocate, sono la Pot-Limit e la Pot-Limit Hi-Lo.

Pot -Limit Omaha (PLO)

La Pot-Limit Omaha  nella versione High Stakes è al momento è la più giocata nei casino dai migliori giocatori al mondo. In questa variante il rilancio minimo deve essere almeno pari alla puntata precedente, quindi se un giocatore  punta 10 chips, il secondo giocatore può aumentare la puntata minimo 10 chips (in totale 20 chips). Il rilancio massimo invece deve corrispondere al valore del piatto, piu la somma che eventualmente si dovrebbe puntare per coprire eventuali puntate dello stesso giro. Se per esempio il piatto è pari 100 chips  e un giocatore punta 20 chips, il massimo rilancio per il secondo giocatore sarebbe di 140 chips ( 100 del piatto + 20 puntata del giro + 20  a copertura della puntata del giro).

Pot-Limit Omaha Hi-Lo (PLO Hi-Lo)

La Pot-Limit Omaha Hi-Lo si differenzia dalla Pot-Limit Omaha dal fatto che il piatto può essere diviso da chi ha il punteggio più alto con chi ha effettuato il punteggio minore ossia composto da cinque carte diverse che vanno dall’ asso all’otto. Abbiamo quindi mani low e mani high dove la mano low piu bassa è formata dalla combinazione A,2,3,4,5 che a sua volta è una scala e quindi se non c’è nessun punteggio maggiore della scala in questo caso si vince sia il piatto high con la scala sia quello low per avere la combinazione low più bassa in assoluto, avremmo quindi centrato l’obiettivo principale  del gioco, aggiudicarsi i due piatti, ossia avremmo fatto Scoop; se invece avessimo avuto una combinazione composta da A,3,4,5,6, probabilmente ci saremmo aggiudicati il piatto low con una combinazione bassa molto buona ma sicuramente non la parte high in quanto non abbiamo concorso in nessun punteggio forte che determina la vittoria di un piatto high. Da ricordare che condizione necessaria alla formazione di un piatto low è che sul board si manifestino almeno tre carte differenti comprese dall’asso all’otto, in modo da poterle combinare con le uniche due utilizzabili tra le nostre quattro carte private.

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